La Francia e l’Italia sono due Paesi molto legati tra loro. Questo legame è dovuto, tra le altre cose, ad una questione di vicinanze. Prima tra tutte la vicinanza geografica ha facilitato lo scambio, in senso fisico, non solo di persone, ma anche di servizi, merci e capitali. La vicinanza storico-politica e quella demografica, la vicinanza di valori, ma soprattutto, per quello che ci interessa, la vicinanza culturale – rappresentando entrambi i paesi punti di riferimento nel panorama mondiale per ciò che concerne la cultura – hanno tutte influito, a diverso titolo, a rendere la Francia e l’Italia due nazioni sorelle.
La tradizione e l’intensità degli scambi italo-francesi in ambito culturale è nota. Ci racconta Jamet, nel suo libro Gli Scambi Culturali Franco-Italiani: “Per molto tempo, il viaggio in Italia fu una tappa necessaria nella formazione degli artisti francesi, mentre quelli italiani beneficiavano del mecenatismo della Francia. Il prestigio delle relazioni franco-italiane ha avuto come risultato dapprima residenze di artisti e la celebrazione reciproca della cultura e delle tecniche artistiche dei due paesi. La loro storia è ricca di questo apprendimento reciproco”. Reciprocamente, molti artisti italiani di tutte le epoche hanno eletto Francia (e soprattutto Parigi) come loro patria adottiva.
Oggi, guardando al futuro, la prosecuzione della relazione culturale tra i due paesi appare necessaria al fine di una più profonda comprensione reciproca delle due società, della loro creazione artistica e del loro pensiero.
Qualsiasi relazione bilaterale si instauri tra Paesi membri dell’Unione europea, non può prescindere dal contesto continentale: questo discorso vale in particolar modo per la l’Italia e la Francia che, attraverso l’impegno nella costituzione e nello sviluppo della realtà dell’Unione Europea, danno ulteriore prova della loro vicinanza.
È necessario, come primo passo, prendere in considerazione la normativa di riferimento a livello europeo e cioè le disposizioni presenti nel:
- TUE (Trattato dell'Unione europea) e nel
- TFUE (trattato sul funzionamento dell'Unione europea)
entrambi firmati a Lisbona il 13 dicembre 2007 ed entrati in vigore il 1° dicembre 2009.
In particolare:
- si legge nel preambolo: “ISPIRANDOSI alle eredità culturali, religiose e umanistiche dell'Europa…”
- l’art. 3 TUE annovera tra gli obiettivi dell’Unione Europea quello di rispettare “la ricchezza della sua diversità culturale e linguistica” e vigilare “sulla salvaguardia e sullo sviluppo del patrimonio culturale europeo”
- art. 167 TFUE: “L’unione contribuisce al pieno sviluppo delle culture degli Stati membri nel rispetto delle loro diversità nazionali e regionali, evidenziando nel contempo il retaggio culturale comune.
L’azione dell'Unione è intesa ad incoraggiare la cooperazione tra Stati membri e, se necessario, ad appoggiare e ad integrare l'azione di questi ultimi nei seguenti settori […]”.
Sono stati ottenuti diversi risultati grazie alle politiche e alle azioni europee in materia culturale. Per un approfondimento si riporta qui la sezione che interessa la cultura inserita nel documento Note sintetiche sull'Unione europea.
Tra Francia e Italia è stato firmato un Accordo di Cooperazione Culturale il 4 novembre 1949: in applicazione di tale accordo si sono poi succeduti nel tempo i diversi programmi esecutivi di cooperazione culturale.
La cooperazione tra Francia e Italia in ambito culturale è forte, attiva e diretta. I diversi metodi ed i diversi attori che intervengono nel processo di diplomazia culturale sono elencati ed analizzati singolarmente nei paragrafi che seguono.
a) Gli scambi linguistici
Gli scambi linguistici sono la base dello scambio sul piano dell’educazione e della formazione. Non sorprende, per fare un esempio, che la prima missione dell’Institut Français Italia sia quella di “diffondere la lingua francese in Italia, in particolare nelle strutture educative e su Internet”.
Il francese in Italia appare solidamente installato come seconda lingua straniera studiata e parlata, preceduta dall’inglese e seguita dallo spagnolo e dal tedesco.
Si riportano alcune informazioni e alcuni dati indicativi:
L’Alliance Française, che ha la funzione di promuovere la lingua francese e le culture francofone nel mondo, conta in Italia 45 sedi, rappresentando la rete di Alliances Françaises più fitta d'Europa.
Un milione e ottocentomila giovani e adulti imparano ogni anno il francese in Italia.
Oltre 35.000 sono i candidati alle certificazioni DELF-DALF.
L’italiano in Francia, nonostante l’importanza della comunità italiana nel Paese, occupa una posizione notevolmente meno forte.
La Società Dante Alighieri, assimilabile per le sue funzioni all’Alliance Française, conta poco meno di 20 sedi dislocate nel territorio francese (meno della metà rispetto alle 45 sedi dell’Alliance Française).
In Francia si registra un numero di studenti di italiano pari a circa 300 mila studenti ogni anno che è secondo, nel contesto europeo, solamente alla Germania.
Solo il 5% dei francesi sarebbe in grado di sostenere una conversazione in italiano.
b) L’EsaBac
L’EsaBac, nato nel 2009 grazie ad un accordo intergovernativo, è il simbolo della cooperazione italo-francese in materia di educazione. Rappresenta una certificazione che permette agli studenti italiani e francesi di ottenere, con un unico esame, l’Esame di Stato italiano e il Baccalauréat francese. Il percorso bilingue è attualmente offerto da:
- Più di 300 licei in Italia (numero in costante aumento)
- Quasi 50 licei in Francia
c) Gli scambi universitari
Gli scambi tra Italia e Francia in ambito universitario si sono sviluppati di recente grazie anche agli interventi ed all’influenza dell’Unione europea.
La prima e più diretta forma di coordinamento tra i due Paesi è l’Università Franco Italiana che, creata nel 2001 e con sede a Grenoble e Torino, ha come scopo quello di sostenere la cooperazione italo-francese in materia d’insegnamento superiore e di ricerca. Sovvenziona inoltre gli studi binazionali, concede borse di studio e finanza la mobilità di dottorandi e ricercatori di entrambi i paesi.
Tra i programmi universitari che permettono lo scambio e l’influenza sul piano formativo in ambito culturale, l’Erasmus occupa una posizione di particolare importanza.
Altri programmi permettono di ottenere due diplomi, uno italiano, l’altro francese, seguendo un unico percorso di studi. Questi programmi, offerti principalmente da università ed istituzioni ad esse equiparate, permettono a studenti italiani e francesi di seguire un unico percorso formativo, in qualche modo forzando l’allineamento dei metodi e delle tecniche di apprendimento.
Due esempi:
- La convenzione tra la Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Bologna e l’Université Paris Nanterre
- Il MaBAC organizzato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia e la ESCP Europe (sede di Parigi)
d) La presenza della Francia in Italia e dell’Italia in Francia
La ricchezza degli scambi italo-francesi è dovuta in gran parte alla forte presenza culturale della Francia in Italia e viceversa. Tale presenza riguarda tutti i settori della cultura. Qui di seguito vengono elencate le principali istituzioni che, se pur in maniera molto diversa tra loro, contribuiscono allo scambio.
- In italia
1) Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
2) Scuole francesi in Italia
(Le Lycée Stendhal de Milan,
Le Lycée Victor Hugo de Naples,
Le Lycée Chateaubriand de Rome)
3) Le Alliances Françaises in Italia
- In Francia
1) Scuola italiana di Parigi – Leonardo da Vinci
2) Gli istituti di cultura italiani in Francia
https://iicparigi.esteri.it/iic_parigi/it
https://iicmarsiglia.esteri.it/iic_marsiglia/it/
https://iiclione.esteri.it/iic_lione/it/
https://iicstrasburgo.esteri.it/iic_strasburgo/it/
3) La Dante in Francia